Come una notte senza luna, il 2018 passerà alla storia per essere l’anno delle eclissi. Ce ne sono state diverse, tra cui una luna blu a gennaio e la luna rossa di venerdì. Consapevoli o inconsapevoli, abbiamo assistito a un vero evento. Succede una volta ogni 18 anni e per vederlo non abbiamo dovuto pagare nessun biglietto, o fare la fila o chiedere il permesso a qualcuno. La luna rossa era gratis. Un dono di madre natura, senza chiedere niente in cambio.
Diverse fotografie ci hanno mostrato la luna un po’ in tutte le salse. Cieli estivi con distese di città, statue classiche che sembravano sorreggerla come una grande mongolfiera. Tanta gente è rimasta col naso all’insù cercando di fotografarla, ma in realtà, anche a riuscirci, difficilmente si può a imprimerla da qualche parte. Alla fine anche l’eclissi di luna, come molte altre cose è soprattutto uno stato d’animo. In astrologia si dice che le eclissi ci aiutano a mettere in luce o ad amplificare certi aspetti della nostra vita. Emozioni, paure, riflessioni varie, non è detto che siano per forza positivi, magari ci fanno solo pensare un po’ di più.
Questa eclissi ha fatto da scenario a un luglio un po’ asfissiante. Qualcuno dice che luglio is the new settembre. Nuova moda milanese. Perchè tutti si fanno prendere dalla fretta di chiudere tutto quello che hanno in sospeso. Come se la chiusura di agosto durasse 6 mesi, anzichè due o tre settimane. Come se partissimo tutti per poi non tornare mai più, magari!
Oppure, come se luglio anzichè essere il mese prima delle vacanze e quindi avere un clima festaiolo, da ultimi giorni in città, si trasformasse invece in un nuovo back to school. E così, la fretta di liberare le scrivanie dalle scartoffie ingombranti, dai faldoni polverosi e dalle agende piene di appuntamenti, di fissare tutte le visite mediche, parrucchiere ed estetista, non lascia più spazio alla voglia di rallentare. Le vacanze non le vediamo più.
Le nostre città in questi giorni hanno un’aria da fine del mondo, da assedio a Madrid, come se tutti fossero in attesa di qualcosa. Negozi che chiudono per ferie a spizzichi e bocconi e il nostro bar preferito che chiude per un mese intero. Non si capisce se la gente sia già partita per le vacanze, oppure ancora asseragliata negli uffici. Forse l’ultima delle due, considerando che la metropolitana e gli autobus sono ancora straripanti di gente. C’è un po’ di discrepanza, tra certi uffici ancora in piena attività e i parcheggi che iniziano a svuotarsi. E alle volte, se ci fate caso, l’aria è talmente umida e densa che tutto intorno a noi diventa completamente giallo. Ci vorrebbe un cancellino per far tornare i colori al naturale, perchè tra il cielo giallo afa e l’asfalto grigio giallo, ogni cosa assume lo stesso colore in modo indefinito.

Milano – città giallastre
Questa domenica, eclissatevi. Ma si, ogni tanto ci vuole anche questo. Siete in tempo per iniziare quel libro che è sul comodino a prendere polvere, sfidare il cruciverba di Bartezzaghi sulla Settimana Enigmistica, oppure guardare le pale del ventilatore. Per il resto, aspettate ancora un po’, le vacanze arriveranno.
Canzoni da ascoltare: Muse – Neutral Star Collision
Libri da leggere: “La luna guardava la terra da vicino da più tempo di chiunque altro. Probabilmente era stata testimone di tutti i fenomeni accaduti e di tutte le azioni compiute quaggiù. Ma manteneva il silenzio e non raccontava nulla. Lassù non c’era aria nè vento; il vuoto era adatto a conservare i ricordi. Nessuno era mai riuscito a sciogliere il cuore della luna.”
Per sapere come va a finire: Murakami- IQ84

Estate 2018 – lune di traverso