Domenica 66 – Fine del mondo e altre meraviglie

Silenzio in città. Sono gli ultimi sgoccioli di un luglio torrido e l’unico pensiero non è arrivare alle vacanze, ma arrivare vivi ad agosto. Sono sempre un po’
Così questi ultimi giorni, ti sembra che il
Mondo stia finendo. E non è solo perche’ devi chiudere le ultime pratiche in ufficio, ma perche’ ti sembra che quando tornerai le cose non saranno più le stesse. E allora organizzi l’aperitivo dei saluti, la birretta sotto casa, porti il gatto in pensione, inizi a scongelare il frigorifero. Ti senti come se dovessi partire per un secolo intero e a pensarci bene, forse le estati di questi anni duemila non sono così diverse da quelle dei nostri genitori: c’erano sempre di mezzo delle partenze un po’ bibliche.

Però, se il mondo non è ancora finito il 27 luglio, non ci resta che rassegnarci all’idea che il mondo in un qualche modo vada ancora avanti. E che l’estate non stia finendo, ma probabilmente stia solo iniziando.

E poi ci sono loro: le musiche a ritmo latino. Come ogni estate che si rispetti, non farete in tempo a fermarvi a prendere un caffè in un bar qualunque, che qualcuno starà ascoltando quella musica, oppure passerà un videoclip ambientato in qualche posto caraibico tipo Cuba. Non è estate se non c’è di mezzo quel sound latino americano, che fa tanto vacanza anche se il panorama è solo
cemento. E fa tanto estate, anche se fuori piove. E alla fine di tutto non sai nemmeno tu sei quella musica la odi o
la ami, perché ormai ci hai fatto l’abitudine.

Questa domenica, se la grandine vi ha colto all’improvviso, se vi state chiedendo come mai non ci sono più le stagioni di una volta, se state scuotendo la testa perché tra 30 anni finiremo accaldati come in Texas o raffreddati come in Groenlandia, se state pensando a cercare un po’ di refrigerio, ma l’unico modo per trovarlo e’ aprire il frigorifero e se state pensando di aprire un chiosco di angurie, potete ingannare il tempo ascoltando una delle ultime hit dell’estate.
Ma se ancora non sapete se le amate o le odiate, abbassate il volume, c’è un suono migliore che solo l’estate può regalarvi, ed e’ il silenzio della città.

Da ascoltare: Ezra Vine – Celeste

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