Tuuuuuu.
L’estate finisce sempre con una telefonata.
Quella che avete ricevuto, appena entrati in casa, dalla vostra migliore amica. Racconti di biglietti aerei, storie estive finite prima ancora di iniziare o conoscenze interessanti fatte proprio l’ultimo giorno. Oppure quella che la vostra migliore amica ha ricevuto da voi che volevate raccontare più o meno le stesse cose. Comunque sia andata, il vostro Blabla durerà un’ora, questa telefonata non vi allungherà la vita, ma vi accorcera’ la serata. E alla fine, una volta che avrete riattaccato, i pensieri saranno sostanzialmente due.
Il primo: il frigorifero e’ completamente vuoto e il supermercato e’ pieno di gente che ha il frigorifero vuoto. Forse è meglio un take-away.
Il secondo: quest’aria di smobilitazione cittadina ha fascino, oppure fa solo tristezza? Non sapete ancora se desiderare un autunno inoltrato per superare questa scomoda situazione di empasse, o se approfittare di questo momento di transizione per passare ancora una volta in rassegna tutte le foto delle vacanze.
Sindrome da rientro. La chiamano così, anche se una volta a queste cose non ci pensava nessuno. Si viveva la fine dell’estate come qualcosa di fisiologico e affascinante e al rientro non ci pensava nessuno. E se è vero che il nuovo anno inizia il primo di settembre, nell’augurarvi una buona partenza, non possiamo ignorare il fatto che quest’anno il primo settembre cada proprio di domenica. A voi la scelta, se stonata o intonata.
Sicuramente, e’ arrivato il momento di sintonizzarsi su una nuova playlist: l’ondata latino-caraibica ha fatto il suo tempo e le hit dell’estate non valgono più. Via la nostalgia, forse la sindrome da rientro e’ solo un’invenzione.
Questa domenica e’ dedicata a tutti quelli che stanno tornando nel loro ultimo giorno di vacanza. Ah no, sarebbe stato troppo scontato. E’ invece dedicata a tutti quelli che non hanno tempo di pensare alla fine dell’estate, ma sono già andati a fare la spesa è passati in cartoleria, ai profumi di fine stagione o di inizio autunno che come sempre sono un po’ soggettivi. Per qualcuno sarà la passata di pomodoro, per qualcun’altro quello dei fichi o la torta di pesche, per qualcun’altro ancora, quello della nuova cancelleria.
Da ascoltare: Vampire Weekend – This life