Domenica 27 – Torna a settembre

Drin.

 Caduti dal letto.

Non sapete se vi siete appena svegliati da un bel sogno, o se al contrario, avete appena sognato il suono della sveglia e in realtà, siete ancora in vacanza.

Avete ancora l’odore del mare addosso, la sabbia tra le dita dei piedi, la crema solare spalmata a metà. Una borsa piena di: conchiglie, settimana enigmistica stropicciata, cappello di paglia, occhialini per nuotare, da qualche parte ci sono anche le scarpette da scoglio.

Ma, settembre è arrivato, oppure tornato, come diceva il titolo di un film. Non potete proprio spostare il calendario in avanti o indietro. Questa volta siete proprio lì.

Si raccolgono testimonianze: quelli a cui settembre fa un effetto adrenalinico. Meglio che buttare giù, in un sorso, un beverone multivitaminico. Si sentono ricaricati, pronti con i mille buoni propositi, in anticipo di tre mesi su quelli di inizio anno. La palestra due volte alla settimana, una colazione sana, concedersi qualche vacanza in più, diminuire lo stress prendendo le cose con calma. Appuntamento a fine anno, per vedere se sono riusciti a mantenerli.

Poi ci sono i detrattori. Quelli che detraggono tutto: rivogliono l’estate e se potessero andrebbero a riprendersela con le unghie e con i denti. Malmostosi, depressi, si ostinano a voler fare chissà che, oppure si chiudono in casa. Leggono tutti gli articoli su “come sopravvivere al rientro in ufficio”, chissà perchè nell’elenco viene inserito anche “bere molta acqua”, pensaranno che così possono mettere d’accordo tutti.

Altri ancora, sono i cosiddetti “Autumn lovers”, non aspettano nient’altro che questo momento dell’anno. Castagne, tramonti color porpora, uva di tutti i colori, polenta, la copertina sul divano, le zucche nelle bancarelle. Magari aspettano pure la pioggia con la nebbiolina.

Alla fine, non sappiamo bene da che parte stiamo: perchè siamo partiti con tanti buoni propositi, poi però rivorremmo indietro l’estate, ma tutto sommato ci piacciono i colori autunnali.

Però, se fuori dal finestrino anzichè vedere tante goccioline di pioggia, ci fosse un sole grande così, forse forse, questo settembre sarebbe un po’ meno inquietante.

In ogni caso: siete rotolati giù dal letto e non era un sogno, era la realtà. Avete appena aperto la finestra e fuori piove, non può essere che domenica mattina e magari vi sentite, per l’ennesima volta, davvero stonati. Non avete più tempo per tornare a Milano Malpensa e riprendere quel volo low cost che vi aveva appena scaricato a terra non più tardi di 5 o 6 ore fa. Non avete più tempo per riprogrammare subito una partenza immediata per chissà quale luogo lontano. Sognate di correre all’areoporto e comprare il primo biglietto aereo per un posto qualunque, poi però vi manca il coraggio e non lo fate. Vorreste saltare sul primo treno che passa e raggiungere chissà quale destinazione, ma non fate nemmeno quello perchè la pigrizia ha avuto la meglio su tutto. Magari siete già pieni di impegni, e non avete il tempo di pensare a nessuna di queste eventualità. Il frigorifero è vuoto, peggio del deserto dei tartari, un vuoto cosmico che grida “aiuto, riempimi”, perchè deluderlo? Iniziate col fare la spesa.

Ma, se avete già visto tutte le foto del matrimonio Ferragnez, riempito il frigorifero e steso già due o tre lavatrici, potete comunque iniziare qualcosa di nuovo. Anche una piccola cosa: ad esempio, comprate un’agenda nuova e buttate via qualcosa di vecchio. Il resto, si vedrà.

 

Canzoni da ascoltare: Damien Rice – Cannoball

Beirut – Scenic World

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